Lazio, Gila ammette: “Annata dura, ho chiesto un aiuto psicologico”

Ha chiuso la sua prima stagione alla Lazio con sole sette presenze: quattro in campionato e tre nelle competizioni europee. Mario Gila si aspettava di più dalla sua esperienza italiana. Dal ritiro della nazionale Under 21 spagnola, il difensore biancoceleste ammette di aver avuto bisogno di una mano per superare i primi momenti di grande difficoltà: “Sapevo che sarebbe stato complicato: ho scelto di giocare in un altro Paese dove la fase difensiva è molto curata. Sapevo che sarei cresciuto. Mi aspettavo una stagione difficile, ma credevo di poter giocare di piùha ammesso Gilama per superare questa situazione mi sono fatto aiutare dall’esterno”.

Gila e l’aiuto psicologico

Gila ricorda le difficoltà, quando Sarri (oggi professore a Coverciano) non lo prendeva mai in considerazione. “Ho passato un periodo molto brutto all’inizio dell’anno, perché venivo dal giocare sempre e tutto andava per il verso giusto. Non è stato facile cambiare nazione e non giocare come si sarei aspettato. Ho deciso di chiedere un aiuto psicologico. Ho contattato un ragazzo tramite un conoscente. Per gli atleti, che sia buono o cattivo, è importante avere qualcuno che ti aiuti. Ti fa avere i piedi per terra e gestire le situazioni da un altro punto di vista. Queste sono situazioni molto difficili, siamo ragazzi di 21 o 22 anni la cui mente non è matura come dovrebbe essere per le situazioni che stiamo vivendo e chiedere aiuto psicologico e averlo penso sia molto necessario”. Gila si dice comunque soddisfatto: “Ho imparato molte cose e personalmente sono super felice di ciò che sono cresciuto. Non devo pentirmi di non aver giocato, sono cose che succedono e l’importante è affrontarle bene”.

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